... del gatto che le insegnò a volare!
Oggi con noi c'erano gli amici della II D e la maestra Alessandra per vedere assieme una parte del video e....
era troppo bello vedere l'uovo schiudersi e Zorba intento a proteggerlo da tutto e da tutti... pochi secondi dopo la campanella e...
Qualche riflessione
Un tempo i VHS, oggi i DVD, sono strumenti per veicolare contenuti didattici, per comunicare con alunni di tutte le età, per "entrare" nel loro immaginario, per aiutare a riflettere ...
Notizie sul VIDEO (messo a disposizione dalla signora Sabina, mamma del piccolo Giovanni e che ringraziamo)
C'era una volta un gatto nero grande e grosso di nome Zorba cui una gabbiana
sfuggita a stento da una grossa macchia di petrolio, prima di spirare, rubò tre
promesse: di non mangiare l'uovo che avrebbe deposto, di prendersene cura fino
alla nascita del piccolo ed infine di insegnare a volare al piccolo una volta
che questi fosse cresciuto. Ha così inizio la storia di Zorba, gatto che "covò"
l'uovo di una gabbiana e che insieme agli amici felini si prese cura del
cucciolo di gabbiano che da questo venne fuori...
Questa è per sommi capi la
graziosa storia che, nata dalla penna dello scrittore cileno Luis Sepùlveda, ha
conquistato grandi e piccini di tutto il mondo e che, grazie allo sforzo produttivo della
Cecchi Gori, all'abilità grafica di Walter Cavazzuti e Michel Fuzzelier e alla
fantasia di Umberto Marino, è diventato in uno splendido film d'animazione: La
Gabbianella E Il Gatto.
Il racconto de La Gabbianella E Il Gatto,
pur ricalcando abbastanza fedelmente quello scritto da Sepùlveda nel suo romanzo
"Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", ha una sua
autonomia data non solo dalle variazioni apportate dagli sceneggiatori Marino e
D'Alò, ma anche e soprattutto dalle belle atmosfere create dalla colonna sonora
di David Rhodes, chitarrista nonché socio di Peter Gabriel, cui si sposano
benissimo (almeno nella versione italiana) le belle voci di Ivana Spagna, Leda
Battisti, Daniele Silvestri, Gaetano Curreri degli Stadio e di un'insolito
Antonio Albanese.
Ma di questa bella
favola a colpire non sono tanto i disegni dai toni caldi, né le voci prestate da
artisti del grande e piccolo schermo come quelle di Verdone o di Melba Ruffo,
quanto la poesia che riesce a sprigionare grazie alla semplicità
nell'esposizione dei concetti e che, vi sembrerà una contraddizione, è l'esatto
contrario della banalità dei contenuti che spesso caratterizza tanti film
nostrani con attori in carne ed ossa. Evitando toni didascalici infatti La
Gabbianella E Il Gatto riesce a veicolare al pubblico di ogni età messaggi
di grande importanza. Il film invita non solo alla tolleranza verso chi è
diverso ma anche a riscoprire valori come l'amicizia e la solidarietà, ad
imparare a rispettare la natura ed ogni essere vivente e a restituire ai libri
il loro valore...Pregevole graficamente (grande è stato lo sforzo del team
di animatori di creare personaggi lontani dai modelli disneyani ma ugualmente
accattivanti nei tratti), ben diretto e sottolineato da una colonna sonora di
rara intensità, La Gabbianella E Il Gatto è la dimostrazione di come
elementi quali la fantasia e la capacità narrativa siano molto più importanti
dell'apporto della grafica digitale e degli effetti speciali. Un film a cartoni
animati, dunque, La Gabbianella E Il Gatto, per chi ha nostalgia dei bei
cartoni di un tempo, la cui forza era nella capacità di alimentare i sogni di
chi guardava e non di soffocarli a suon di roboanti effetti speciali.
E' una bellissima opportunità, apre strade interessantissime... ecco perchè non ci limiteremo a leggerlo entro quest'anno, ma... riprenderemo quest'attività a partire dal prossimo settembre;ci porteremo in cartella Zorba e company .... per scoprire e comprendere meglio, entrarci dentro e ... chissà... forse pure rappresentarlo ...


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